“Italia, terra di poeti e navigatori, artisti e filosofi, teologi e scienziati;
Italia, terra di Libero Pensiero, di Uomini dal cuore arabo, fenicio, normanno, francese;
Italia, terra di mistero nascosto, d’innanzi agli occhi di Tutti”.
– Grande Oratore
La Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana ha una storia antichissima che si rifà ad una tradizione esoterica ed illuminista che rappresenta il punto di partenza dal quale sono nati i concetti moderni di Tolleranza, di Fratellanza di Uguaglianza e di Libertà sui quali si è evoluto il mondo moderno.
Le più grandi democrazie occidentali si onorano di accogliere nel loro seno i Massoni, con le loro Logge, a garanzia di quei valori che despoti, dittatori e millantatori minacciano costantemente, pur dichiarando di appartenere alle Istituzioni Massoniche.
Il nostro lavoro, il nostro impegno sono basati sulla “Ragione”, quella ragione, figlia del Logos greco, a fondamento della filosofia e della religione. Per conservare intatti questi valori il compianto Fr. Enzo Milone, padre della nostra Obbedienza, ritenne indispensabile separarsi da chi, per accrescere il proprio potere, volle accaparrarsi il controllo di Rito e Ordine.
Il Fr. Milone, noto avvocato del Foro di Napoli, fu figura prestigiosa ed autorevole nel panorama massonico internazionale e nel 1959 era già Membro Effettivo del Supremo Consiglio, quando Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana degli Antichi Liberi Accettati Massoni era il Fr. Tito Ceccherini di Torrelancia.
Alla fine del 1968 venne eletto Gran Maestro Vicario nella Gran Loggia D’Italia.
Nel mese di aprile del 1985, essendo entrato in attrito con il Fr. Giovanni Ghinazzi, che voleva unificare la figura di Gran Maestro dell’Ordine con quella 3 del Sovrano Gran Commendatore del Rito, progetto palesemente in netto contrasto con la Tradizione della Massoneria Universale, decise di fuoriuscire dalla Gran Loggia d’Italia, seguito da numerosi fratelli, dando origine, il 28 Giugno 1986, alla Gran Loggia Nazionale d’Italia degli A.L.A.M. con sede in via Riviera di Chiaia, 66 a Napoli.
Nei giorni 14 e 15 Febbraio 1987, in Viareggio, presso l’Hotel Versilia Holiday si tenne una Riunione a livello nazionale, con all’ordine del giorno la possibile fusione della Gran Loggia Nazionale d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori, rappresentata dal Gran Maestro Fr. Vincenzo Milone, e la Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana degli A.L.A.M., rappresentata dal Gran Maestro Fr. Giuseppe Bellantonio, figlio del fr Francesco che fu successore del Fr. Augusto Picardi che ereditò il Gran Maglietto dal Fr. Tito Ceccherini quando questi morì. La Riunione proseguì il 2 ed il 3 marzo 1988 al Park Hotel di Villa Campitelli di Frascati, dove la fusione fu perfezionata. Le elezioni, indette in quella circostanza, consentirono la nomina del Fr. Milone a Gran Maestro della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana degli A.L.A.M. e del Fr. Giuseppe Bellantonio a Gran Maestro Vicario.
Fu rinviata alla Grande Assemblea del 16 aprile 1989 il completamento delle cariche e l’assetto definitivo della Gran Loggia Nazionale dell’Obbedienza. Il 3 dicembre 1990 il Fr. Bellantonio Giuseppe fuoriuscì dalla Serenissima. Pertanto il Fr. Vincenzo Milone, con Decreto Magistrale, nominava Gran Maestro Vicario il Fr. Vittorio Milazzo e Gran Maestro Aggiunto il Fr. Tommaso Palumbo, che in seguito ricoprì il ruolo di Vicario.
Nel frattempo la Serenissima fissava la sua Sede in via Salvator Rosa n.287 a Palazzo del Sacramento.
Ricostituito l’Ordine, ormai presente su base nazionale, con Balaustra del 9 ottobre 1991 veniva indetta allo Zenith di Roma per il 27 ottobre 1991 una riunione di tutti i Sovrani Grandi Ispettori Generali, Membri Effettivi ed Aggiunti del Supremo Consiglio d’Italia.
La riunione segnò la ripresa dei Lavori del Rito Scozzese Antico ed Accettato e alla fine del 1992 il Rito era pienamente funzionante sotto la guida del Fr. Aldo Damilano, eletto Sovrano Gran Commendatore.
Il “Protocollo di Relazioni” sottoscritto allora tra Ordine e Rito è riconfermato ancora oggi tra l’attuale Gran Maestro dell’Ordine ed il Sovrano Gran Commendatore del Rito.
Il 30 aprile 1999, in un clima generale di commozione e cordoglio, il Fr. Vincenzo Milone passò all’Oriente Eterno. Dopo gli onori funebri, i Fratelli più rappresentativi della Comunione, per anzianità e per carica, chiesero udienza al Gran Maestro Vicario Fr. Tommaso Palumbo per riconoscergli la piena legittimità di successione al Fr. Milone.
Il Fr. Palumbo, dopo aver preso possesso del Gran Maglietto, senza attendere la scadenza del triennio, convocò, nel maggio 1999, la Grande Assemblea in Tornata Elettorale per il 4 e il 5 Dicembre 1999, nella quale 5 veniva eletto Ser.mo Gran Maestro il Ven.mo e Pot.mo Fr. Luciano Grauso che ha governato la Comunione fino al 2010.
Nel Dicembre 2010 la Grande Assemblea, riunitasi in tornata elettorale, eleggeva Gran Maestro il Fr. Luigi Bastiani che, a conclusione del suo triennale mandato, fuoriuscì dalla Nostra Obbedienza seguito da un piccolo gruppo di Fratelli. Il 1° Febbraio 2014 la Grande Assemblea, svoltasi a Rossano e secondo i principi di armonia e fratellanza, eleggeva all’unanimità Gran Maestro per il triennio 2014-2016 il Ven.mo e Pot.mo Fr. S. D..
Dal 10 dicembre 2016 il Governo della Serenissima è rappresentato dal Ser.mo Gran Maestro Ven.mo e Pot.mo Fr. Alessandro Noto, già Gran Maestro Vicario.
Il Gran Maestro, con Decreto Magistrale 5\2017 del 28 gennaio 2017, nominava Gran Maestro Emerito della Serenissima il Ven.mo e Pot.mo Fr. Luciano Grauso per aver governato per tre lustri con autorevolezza, amore e dedizione l’Obbedienza.
Nel corso degli anni gli uomini non sempre hanno lavorato per preservare gli ideali che professiamo, ciò nonostante la nostra Obbedienza continua a crescere mantenendo vivi gli scopi che sono alla base della Massoneria.
Quando si legge di corruttele o misfatti vari,
se ne attribuisce spesso la responsabilità alla
“massoneria deviata”,
è necessario precisare che se è deviata:
“non è Massoneria”.
(Luciano Grauso)