Si è consegnato in ostaggio a un terrorista che sapeva bene che lo avrebbe ucciso. Così è morto un eroe massone. Il tenente colonnello francese Arnaud Beltrame, “membro della Respectable Loge Jerome à l’Orient de Rueil-Nanterre” – come recita un comunicato della Grande Loggia di Francia, generalmente ignorato da quasi tutti i media francesi, italiani ed europei – era proprio un esponente della massoneria d’Oltralpe. Uno di quelli che nel partito dei vari Fico, Di Maio, Grillo e Casaleggio neppure avrebbe avuto il diritto di candidarsi al Parlamento. Uno di quelli che – nell’Italia sognata dalle varie Rosy Bindi – neanche avrebbe potuto compiere il proprio atto di eroismo in quanto semplicemente non avrebbe neanche potuto lavorare nelle forze dell’ordine.
Nell’Europa dei nuovi plebei cripto fascisti e cripto comunisti, degli esperti economisti candidati a posti ministeriali, laureati con il Cepu o a Malta nelle università di Vincenzo Scotti e Ortensio Zecchino, non ci sarà posto per chi con un atto di abnegazione – che almeno coloro che ha salvato non dimenticheranno facilmente – ha fatto vedere come si affronta a mani nude un terrorista islamico. Il tenente colonnello Arnaud Beltrame se n’è andato in silenzio e in tanti lo piangeranno. Tantissimi altri, in Italia come in Francia, orgogliosi della massoneria che non è affatto la sentina di tutti i vizi mondiali né la cripto genesi di crisi e speculazioni finanziarie, potranno dire a testa alta: “Così muore un fratello massone”.
E che un triplice fraterno abbraccio lo accompagni nel lungo viaggio verso il grande architetto dell’Universo.
di Rocco Schiavone
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Francia, Bisi: “Il poliziotto era massone: ha dimostrato il nostro altruismo”
Attentato Francia, il ricordo e il cordoglio per la morte dell’agente-eroe Arnaud Beltrame del Gran Maestro, Stefano Bisi
Di Stefano Bisi, Gran Maestro
Il fratello francese Arnaud Beltrame con il suo straordinario gesto e sacrificando la propria vita, ha dimostrato, al di là del ruolo istituzionale e del senso del dovere in una situazione così drammatica, l’altruismo e la virtù che i massoni hanno come patrimonio genetico nel loro Dna. Un libero muratore ha sacri la vita, la libertà, l’onore e la dignità di tutti. Egli possiede la forza di adempiere in ogni occasione ai doveri del proprio stato nei confronti della Società e della Famiglia e sa esercitarla con disinteresse non fermandosi ne’ davanti ai sacrifici ne’ davanti alla morte.
Il fratello Arnaud, tenente colonnello della gendarmeria francese, con grande coraggio ha voluto opporsi alla barbarie con il cuore infiammato d’amore per la difesa dei propri simili. Perché per un libero muratore tutti sono fratelli. Il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani abbruna i labari nel ricordo di questo eroico e giusto fratello e si stringe in catena attorno ai familiari e ai fratelli francesi.
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